Ottobre Rodigino

L'Ottobre Rodigino, una tradizione che si rinnova da secoli

la Fiera di Rovigo, nota come Ottobre Rodigino, si ripete da oltre cinquecento anni e rappresenta un'importante occasione di commercio e aggregazione sociale

L’Ottobre Rodigino o Fiera d’ottobre è una delle tradizioni più radicate nella storia di Rovigo e del Polesine. Caratterizzata da un’interessante miscela di sapori, colori e cultura, costituisce un’occasione di promozione dei prodotti del territorio e di aggregazione sociale. Il fulcro della manifestazione sono da tempo immemore le bancarelle espositive allestite in tutto il centro storico, da piazza Vittorio Emanuele II a via Fuà Fusinato, da piazza Garibaldi a Corso del Popolo. Ma l’Ottobre Rodigino è molto di più che un semplice mercato: in esso sono racchiuse le radici culturali, economiche e sociali di Rovigo e del Polesine. Per comprenderlo appieno è necessario fare un passo indietro e ripercorrerne la storia.

La storia dell'Ottobre Rodigino

Lungi dall'essere soltanto occasioni per commerciare, le grandi fiere del passato hanno favorito i rapporti umani favorendo la fine di un Medioevo fatto di piccole comunità isolate e autosufficienti. Al tempo, i piccoli mercati erano vessati da tasse opprimenti ma, in determinate occasioni come le feste religiose, i governanti concedevano l’esenzione da dazi e gabelle rendendo più convenienti i prezzi delle merci e attirando compratori da altre province. Nacquero così le prime fiere.

A Rovigo, l’istituzione della Fiera risale al 12 agosto 1482, il giorno in cui Rovigo passò sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia. Il terreno paludoso e ricco di pascoli del Polesine era quantomai adatto all’allevamento di bovini e cavalli e al selezionamento delle razze. In seguito la data d’inizio venne più volte spostata per permettere ai contadini di coltivare i loro prodotti: nel 1595 venne fissata al 20 ottobre, data tuttora in vigore. La Fiera aveva inizio alle ore 20 e aveva una durata di otto giorni: in tale periodo la Piazza principale e i suoi portici si riempivano di botteghe, il prato fuori porta San Francesco ospitava il mercato di bovini ed equini e nelle barche ancorate nell’Adigetto venivano esposti i vitelli.

Non c’era soltanto commercio: già quattro secoli fa al Teatro Sociale di Rovigo, allora detto Lavezzo, si svolgevano spettacoli di musica lirica che attiravano persone dalla città e da tutto il Veneto: si può quasi dire che l’Opera fungesse da traino per la Fiera. Nel 1669, per favorire il commercio del bestiame, venne deciso che nell’ultimo martedì di ogni mese non si sarebbero dovute pagare né dazi né gabelle: un mercato franco che rese ulteriormente popolare la Fiera di Ottobre. Dal 1822 la giornata in questione è il primo martedì di Fiera, il cosiddetto "marti franco” che negli ultimi tempi viene dedicato al mercatino dei bambini.

Ottobre Rodigino oggi

In epoca contemporanea l’Ottobre Rodigino ha travalicato i confini del commercio, diventando una manifestazione attrattiva sotto ogni punto di vista. Oltre ad essere una vetrina per le aziende e a favorire gli scambi economici, la fiera è di fatto un’occasione di aggregazione sociale e di promozione turistica del territorio, delle sue tradizioni sociali e culturali. Ogni anno, ad ottobre, Rovigo ospita un gran numero di eventi culturali di ogni genere, richiamando visitatori provenienti da tutta la regione.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.